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sabato 15 ottobre 2011
Il testamento digitale che custodisce le password di Facebook & c.
Di che umore è oggi il mondo? Te lo dice Twitter
Più felici di primo mattino, e naturalmente nel week-end. È la fotografia dei sentimenti mondiali acquisita grazie al più veloce dei social network: Twitter. Analizzando i cinguettii di 2,4 milioni di persone provenienti da 84 diversi paesi gli scienziati della Cornell University di New York hanno dedotto che gli internauti sono più positivi al mattino; l'umore scende mano a mano che il giorno avanza per poi tornare alto alla sera, dopo il lavoro. I tweet felici aumentano anche durante il fine settimana mentre diminuiscono nei mesi invernali. Il tono dell'umore in questa ricerca dipenderebbe dal numero di ore di sonno - da qui la felicità mattutina - e di luce a cui gli utenti sono esposti.
Un'analisi dei tweet di 2,4 milioni di utenti nel mondo ha consentito di tracciare una mappa dei sentimenti mondiali nei vari periodi dell'anno e della settimana.
di: Elisabetta Intini
Un'analisi dei tweet di 2,4 milioni di utenti nel mondo ha consentito di tracciare una mappa dei sentimenti mondiali nei vari periodi dell'anno e della settimana.
di: Elisabetta Intini
Polizia predittiva e algoritmi dei crimini
La polizia di Santa Cruz, in California, ha avviato un esperimento di polizia preventiva con un algoritmo che prevede quando e dove alcuni crimini potrebbero essere commessi e permette quindi di inviare sul campo degli agenti prima che i fatti si svolgano.
L’unica differenza con Minority Report (il libro di Philip Dick) è che al posto di mutanti vengono usati algoritmi. Per il resto, la filosofia è la stessa: La polizia di Santa Cruz, California, ha infatti iniziato a mettere in atto un programma di prevenzione del crimine partendo dal presupposto che conoscendo una serie di fattori che portano a commetterlo è possibile impedire le peggiori conseguenze.
Il libro di Dick in realtà, nel finale, spiegava l’assurdità e l’inapplicabilità del sistema. Ma forse l’applicazione di numeri, (elaborati da un giovane matematico della Santa Clara University) al posto di umanoidi, o di politiche sociali che intervengano alla radice del problema, può dare un aspetto più scientifico, e dunque più efficiente, alla predizione.
La polizia ha infatti dichiarato che nella prima fase sperimentale la percentuale di alcuni tipi di crimine è effettivamente calata. Il 40 per cento dei reati che poi sono stati commessi era stato previsto.
Il programma utilizzato è basato su un profilo geografico. In pratica viene stimato il luogo dove un atto illegale viene commesso e la ricorrenza. I ladri per esempio commettono spesso un secondo reato, o un terzo, nello stesso luogo e alla stessa ora se il primo è riuscito. Viene analizzata dunque la distribuzione nella città, e le ore più probabili in cui l’atto verrà compiuto, elaborando dati statistici che, per quanto riguarda Santa Cruz, provengono da otto anni di registrazioni precedenti. In base ai dati dunque, le pattuglie si possono concentrare su degli obbiettivi da sorvegliare con maggiore attenzione.
Esempi positivi
La società predittiva, ovvero la capacità di individuare le tendenze, i mercati, i comportamenti prima che si verifichino, è una delle evoluzioni portate dalla presenza dei computer. Un esempio di banale applicazione è l’elaborazione di Google in tempo reale, man mano che si digita la stringa di ricerca, delle proposte che suppone possano risultare interessanti per l’utente. O Amazon che propone i libri che possono interessare, sulla base delle scelte precedenti.
Processo alle intenzioni
Ma questo tipo di indagine, come sappiamo, può portare alla ricerca di significato dove può anche non esserci. Può essere utile per predire l’andamento delle malattie o il rischio di incidenti nucleari, ma forse non comportamenti umani. E nel caso di Santa Cruz alla criminalizzazione delle intenzioni.
La dimensione anticipativa, sostiene Eric Sadin, autore del libro La societé de la prediction, può portare troppo lontano e ad affrontare i problemi attraverso la macchina, dandole un potere che non ha, oltre a introdurre un tentativo di controllo continuo. Paradossalmente, potrebbe per esempio essere applicata per predire se ci si riuscirà a fidanzare con un data persona, a partire dalle parole usate, che dunque non saranno più spontanee.
Deterrente reale
Una differenza con Minority report però c’è: il programma usato a Santa Cruz, non permette alla polizia di procedere con arresti preventivi, ma gli dà ragione di fermare, identificare e interrogare persone che vengono trovate in un certo posto a una certa ora. E in realtà l’effetto principale sembra essere dovuto più che altro al deterrente dovuto alla presenza delle auto. Chi commetterebbe un furto proprio sotto il naso di un poliziotto?
L’unica differenza con Minority Report (il libro di Philip Dick) è che al posto di mutanti vengono usati algoritmi. Per il resto, la filosofia è la stessa: La polizia di Santa Cruz, California, ha infatti iniziato a mettere in atto un programma di prevenzione del crimine partendo dal presupposto che conoscendo una serie di fattori che portano a commetterlo è possibile impedire le peggiori conseguenze.
Il libro di Dick in realtà, nel finale, spiegava l’assurdità e l’inapplicabilità del sistema. Ma forse l’applicazione di numeri, (elaborati da un giovane matematico della Santa Clara University) al posto di umanoidi, o di politiche sociali che intervengano alla radice del problema, può dare un aspetto più scientifico, e dunque più efficiente, alla predizione.
La polizia ha infatti dichiarato che nella prima fase sperimentale la percentuale di alcuni tipi di crimine è effettivamente calata. Il 40 per cento dei reati che poi sono stati commessi era stato previsto.
Il programma utilizzato è basato su un profilo geografico. In pratica viene stimato il luogo dove un atto illegale viene commesso e la ricorrenza. I ladri per esempio commettono spesso un secondo reato, o un terzo, nello stesso luogo e alla stessa ora se il primo è riuscito. Viene analizzata dunque la distribuzione nella città, e le ore più probabili in cui l’atto verrà compiuto, elaborando dati statistici che, per quanto riguarda Santa Cruz, provengono da otto anni di registrazioni precedenti. In base ai dati dunque, le pattuglie si possono concentrare su degli obbiettivi da sorvegliare con maggiore attenzione.
Esempi positivi
La società predittiva, ovvero la capacità di individuare le tendenze, i mercati, i comportamenti prima che si verifichino, è una delle evoluzioni portate dalla presenza dei computer. Un esempio di banale applicazione è l’elaborazione di Google in tempo reale, man mano che si digita la stringa di ricerca, delle proposte che suppone possano risultare interessanti per l’utente. O Amazon che propone i libri che possono interessare, sulla base delle scelte precedenti.
Processo alle intenzioni
Ma questo tipo di indagine, come sappiamo, può portare alla ricerca di significato dove può anche non esserci. Può essere utile per predire l’andamento delle malattie o il rischio di incidenti nucleari, ma forse non comportamenti umani. E nel caso di Santa Cruz alla criminalizzazione delle intenzioni.
La dimensione anticipativa, sostiene Eric Sadin, autore del libro La societé de la prediction, può portare troppo lontano e ad affrontare i problemi attraverso la macchina, dandole un potere che non ha, oltre a introdurre un tentativo di controllo continuo. Paradossalmente, potrebbe per esempio essere applicata per predire se ci si riuscirà a fidanzare con un data persona, a partire dalle parole usate, che dunque non saranno più spontanee.
Deterrente reale
Una differenza con Minority report però c’è: il programma usato a Santa Cruz, non permette alla polizia di procedere con arresti preventivi, ma gli dà ragione di fermare, identificare e interrogare persone che vengono trovate in un certo posto a una certa ora. E in realtà l’effetto principale sembra essere dovuto più che altro al deterrente dovuto alla presenza delle auto. Chi commetterebbe un furto proprio sotto il naso di un poliziotto?
Di Tbit Pubblicato 14 ottobre 2011
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