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martedì 19 aprile 2011

La Fuerza Aérea argentina conferma casi di UFO


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Creata da piloti, meteorologi, medici, psichiatri e gente dell'INTA (Istituto Nazionale di Tecnologia Agricola), la CIFA (Commissione di Investigazione dei Fenomeni Aerospaziali) studierà le apparizioni di UFO. Il Paese si aggrega, così, ad una tendenza mondiale sulla tematica. Ha creato una commissione speciale per investigare il fenomeno.
La superstizione di una cultura avanzata che si nasconde dietro le nuvole, ha portato a storie di cospirazioni e spionaggio - come quelle dei film - che nessuno è riuscito a capitalizzare.
La Fuerza Aérea Argentina (FAA) ha sempre mostrato interesse per gli UFO e, per investigare questo fenomeno, ha creato ufficialmente il primo organo ufficiale: La Commissione di Investigazione dei Fenomeni Aerospaziali.
Il Paese si unisce ad una tendenza internazionale di declassificazione dei documenti sopra la tematica e di analizzare - con rigore scientifico - la presenza di Oggetti Volanti Non Identificati. Organizzazioni analoghe già operano in Uruguay - dove funziona dal 1979 - Cile e Brasile.
Il capitano Mariano Mohaupt, addetto stampa della FAA e incaricato di presiedere la Commissione, ha riconosciuto per la prima volta che "la Fuerza Aérea Argentina ha confermato gli avvistamenti e lo studio dei Fenomeni Aerospaziali che non sono stati identificati". Questo, comunque, non significa provare l'esistenza o visite di Civiltà Planetarie.
Ogni giorno, gli astronomi captano oggetti che non riescono a identificare.
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E anche se a prima vista rassomiglia ad un disco volante, si deve prima scartare che non si tratti di palloni o sonde meteo, razzi, spazzatura spaziale o meteoriti. Nessuno può indagare sugli UFO senza la conoscenza sul traffico aereo o delle condizioni atmosferiche. Come spiega Mohaupt: "molti dei fenomeni durano pochi secondi e poi si dissolvono".
La Commissione, che sarà operativa tra due mesi, sarà interdisciplinare e il suo scopo sarà determinare quando un avvistamento corrisponde a cause meteorologiche, astronomiche o fisiche e quando no. Il team sarà composto da piloti, personale del Servizio Meteorologico Nazionale, dall'Amministrazione Nazionale dell'Aviazione Civile e da medici, psichiatri e personale dell'INTA, in caso di eventi geofisici.
Con l'intento di fornire una connotazione scientifica a queste anomalie, "il metodo per indagare su qualsiasi caso significativo - riassume Mohaupt - si divide in tre fasi. La prima sarà la raccolta dei dati da fonti primarie e secondarie. Il contributo dei cittadini e istituzioni sarà cruciale a questo punto. La fase intermedia prevede uno studio dettagliato di ogni singolo caso particolare e la relativa successiva documentazione. Quei fenomeni che non sono stati spiegati passeranno alla terza fase di analisi statistica e la riproduzione dei dati forniti".
Sui benefici di questa iniziativa ufficiale, Silvia Pérez Simondini direttrice della Commissione di Studio del Fenomeno UFO della Repubblica Argentina (CEFORA) ritiene che "è meraviglioso il fatto che si crei una Commissione, così ogni qualvolta si ha bisogno di effettuare delle analisi, si può avere accesso ai laboratori ufficiali". Dal punto di vista della scienza e della religione, ci sono pochi dubbi, anche se mancano le prove. Il fisico e cosmologo britannico Stephen Hawking affermò che gli extraterrestri "quasi certamente esistono", ma consiglia agli esseri umani di evitare il Contatto con essi. Mentre, il direttore della Specola Vaticana di Castel Gandolfo (osservatorio astronomico del Vaticano)il gesuita George Coyne, concluse che nonostante la mancanza di prove scientifiche, non si esclude la vita in altri pianeti.
Per l'astronomo Roberto O. Venero, "la maggioranza degli scienziati, ad oggi, considera come alta la possibilità dell'esistenza di vita in altri sistemi planetari, Questa idea è stata rafforzata con la scoperta di numerosi esopianeti, che costituiscono scenari potenziali per lo sviluppo della vita".
Tuttavia, queste aspettative basate su fatti scientifici non hanno nessuna connessione con il fenomeno UFO. "La relazione in cui le  luci o gli oggetti volanti che non possono essere identificati in nessun modo, vengono spacciati con astronavi extraterrestri che ci visitano, corrisponde al terreno della fantasia. Non è maturo spiegare quello che non comprendiamo con una idea preconcetta, solo perchè non lo capiamo", afferma Venero.
Fonte :.  Centro Ufologico Ionico

"Sex and Vatican", il libro su sesso e preti che sta facendo tremare la Chiesa

Martedí 19.04.2011 19:25

Sex and the Vatican

E' gia una bufera, prima ancora che l'intero racconto esca in libreria. Promette di suscitare discussioni e creare qualche scompiglio anche al di là delle mura vaticane"Sex and the Vatican, viaggio segreto nel regno dei casti"(Piemme) del giornalista Carmelo Abbate. Nato da un'inchiesta sulla partecipazione di sacerdoti a festini gay a Roma che già qualche mese fa ebbe risonanza internazionale e e che innescò la reazione del Vicariato di Roma con l'invito ai preti coinvolti a "uscire allo scoperto".
Il lavoro da "infiltrato" di Abbate si è protratto per diversi mesi sia a Roma che in altre città italiane, quindi oltre confine, e il risultato è un reportage fitto di dati, incontri, dialoghi, testimonianze a volte dolenti, spesso sconcertanti. "Sacerdoti di ogni nazionalità che si dividono tra le stanze di Via della Conciliazione e la movida della Roma by night". Si parla di preti dalla doppia vita, esperienze di escort e chat, seminaristi e suore che vivono di nascosto la propria sessualità, sia etero che omosessuale.
OSSESSIONE SESSUOFOBICA - Anche del problema dei figli di sacerdoti e delle loro madri che hanno inviato a papa Benedetto XVI un documento riservato per raccontare la loro difficile condizione. Sacerdoti che testimoniano il loro disagio, o che hanno scelto di gettare la tonaca alle ortiche. Una delle tesi dell'autore è che l'ossessione sessuofobica diventa "l'invincibile richiamo del peccato". Mentre alcune storie raccontate riguardano prelati rimasti invischiati nelle retate anti-prostituzione, oppure aborti clandestini per liberarsi dei "frutti del peccato".
Il reportage sta già facendo discutere in Francia, dove sta per essere pubblicato contemporaneamente all'edizione italiana. Il sito Vsd.fr ne parla come del "libro che farà scandalo". "Carmelo Abbate - si legge nel sito - non vuole denunciare le persone, bensì, prima di tutto, quella cultura del segreto che regna in seno alla Chiesa, oltre che la presenza di due codici di valore: uno per quelli che ne fanno parte e un altro per il resto del mondo".

IL CONTENUTO - Il racconta parte da una festa molto speciale a cui l'autore ha partecipato. Ne nasce  un'inchiesta che ha catturato l'attenzione dei media di tutto il mondo - da Newsweek al Washington Post, dalla Cbs al Guardian, dalla Bbc a France 2, da El Mundo alla Pravda, fino alla tv iraniana -. Un viaggio segreto nel regno dei casti. Un'inattaccabile indagine da undercover reporter che ha avuto enorme eco e ha provocato la reazione del Vaticano. Proprio in quei giorni caldi, Carmelo Abbate continuava il suo lavoro da "infiltrato", un lavoro che si è protratto per diversi mesi e dalla Città Eterna si è allargato a molte altre città italiane, e quindi oltre confine.
Il risultato è un reportage ricco di rivelazioni, dialoghi serrati, dati, incontri segreti, testimonianze a volte dolenti, spesso sconcertanti. Storie di aborti clandestini e richieste di adozioni per liberarsi dei "frutti del peccato". E poi soldi, tanti, per comprare il silenzio delle amanti o per accompagnare la crescita di bambini "scomodi".


L'AUTORE -
Carmelo Abbate
Ha condotto numerose inchieste sul campo, in particolare riguardo a temi sociali. Ha fatto importanti reportage sul caporalato, sulle morti bianche, sul fenomeno dell'immigrazione in Italia, sulla sanità. Si è finto marocchino e curdo per raccontare, tra vessazioni e paura, l'inferno del lavoro nero in Puglia e in Sicilia. Si è finto medico, spalancando le porte di reparti, pronto soccorso, sale operatorie, per documentare inquietanti episodi di malasanità negli ospedali del Sud. Nel settembre 2010 il suo reportage da prima pagina Le notti brave dei preti gay ha fatto il giro del mondo. Per Piemme ha pubblicato con successo Babilonia (2010). Sex and the Vatican esce in contemporanea anche in Francia, per i tipi di Michel Lafon.

FONTE:. AFFARITALIANI.IT

lunedì 18 aprile 2011

Rai, compensi Santoro, Fazio, Floris e Dandini: “Altro che Minzolini”




In occasione della polemica esplosa sul compenso di Vittorio Sgarbi per Il bene e il male, il Fatto Quotidiano aveva pubblicato i compensi degli altri “Cocchi” del Premier, Minzolini e Ferrara, quantificando la spesa degli ultimi tre anni per la “propaganda” di governo sulla TV pubblica in 25 milioni di euro. IlGiornale ha risposto subito, mettendo sul piatto i 35 milioni che la Rai avrebbe speso per Michele Santoro, Fabio Fazio, Giovanni Floris e Serena Dandini, in un solo anno.
Floris, in particolare, avrebbe fatto inserire nel proprio contratto di collaborazione esterna una clausola paracadute, che oltre al compenso annuale di 550mila euro (lo stesso di Minzolini “che però dirige un Tg”) gli garantirebbe il posto come Capo Redattore in caso Ballarò dovesse essere rimosso dal palinsesto. La testata di Sallusti, va poi a sondare i budget stanziati programma per programma, a cominciare da Che tempo che fa, il più costoso in assoluto. 10 milioni e 400mila euro, di cui 2 per il solo compenso di Fazio, per un totale di 160.000 euro a puntata. Nonostante tutto il programma è realizzato dalla Endemol. Sempre Faziano, Vieni via con me, che si attesta sui 2 milioni e 8mila euro. Ballaròinvece costa alla Rai 4.100.000 euro, ovvero quasi 10.000 euro a puntata. Parla con medi Serena Dandini, secondo le cifre “che trapelano da Viale Mazzini” pubblicate dal Giornale, costerebbe 7,8 milioni di euro, vale a dire 67.000 euro a puntata e 700.000 per la Dandini. Infine, abbiamo il nemico per eccellenza della direzione generale, Michele Santoro, che con il suo Annozero succhia 7 milioni di euro all’anno, di cui 700.000 per il suo cachet.
Va detto, il Giornale lo ammette, che programmi come Annozero e Che tempo che faregistrano ascolti elevati e per questo “fanno felice la Sipra”, mentre altri, come Parla con me, non reggono il confronto con la concorrenza e non giustificherebbero la spesa. Ultima ma non meno importante, Milena Gabanelli, che percepisce un compenso di soli 150.000 euro l’anno. Anche il programma, Report ha un costo relativamente basso, solo 2.200.000 euro per venti puntate annuali. Le spese legate a Report, secondo il Giornale, sarebbero quelle delle querele, più che i costi di produzione.
In Mezzora, infine, di Lucia Annunziata, costa 26mila euro lordi a puntata, 780.000 euro in totale.
Come viene commentato dalla testata di Sallusti quello che viene chiamato il flop di Giuliano FerraraQui Radio Londra avrebbe soddisfatto i vertici Rai. “Era previsto un 20% di share, mentre Ferrara viaggia sul 18%, poco meno”. “Solo 32mila euro lordi a puntata”. “Un affare”, parola di top manager della Rai.
Fonte: Il Giornale